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24 Sep 2020

Banca Sistema Arte non si ferma e inaugura A Riveder le Stelle!

Presentate con un nuovo format virtuale le opere di Luca Moscariello allestite nella prestigiosa sede centrale di Palazzo Largo Augusto

Milano, 24 settembre 2020

Banca Sistema, nell’ambito del progetto Banca SISTEMA ARTE, dedicato alla valorizzazione del patrimonio creativo dei giovani artisti italiani, inaugura oggi alle 18.00 la mostra personale di Luca Moscariello, A Riveder le stelle!

L’iniziativa è nata nell’autunno 2011, a pochi mesi dalla creazione dell’Istituto bancario, e quest’anno giunge alla diciannovesima mostra proponendo per la prima volta un evento di inaugurazione in veste digitale. A fare gli onori di casa sarà Gianluca Garbi, CEO di Banca Sistema e ideatore del progetto, mentre saranno lo stesso artista e la curatrice della mostra, Martina Corbetta, a guidare virtualmente gli ospiti attraverso lo spazio espositivo di Palazzo Largo Augusto, prestigiosa sede centrale della Banca, nato dal recupero edilizio di uno storico edificio milanese degli anni Novanta.

L’evento digital di inaugurazione sarà disponibile dalle ore 18.00 di oggi sul canale Youtube della Banca, raggiungibile a questo link https://m.youtube.com/channel/UCV9jmUUy4kPxI5_54VVsQxw, successivamente su tutti i canali social di Banca Sistema (Facebook, Linkedin ed Instagram).

La mostra sarà anche visitabile su appuntamento a Palazzo Largo Augusto, fino a febbraio 2021, prenotandosi sul sito della Banca www.bancasistema.it

L’esposizione A riveder le stelle!, curata da Martina Corbetta, presenta il nucleo di lavori che abbraccia un arco siderale di considerazioni e indagini incessanti sulla riformulazione continua delle potenzialità della pittura, focalizzate sul voler meravigliare l’osservatore, disattendendo di volta in volta, ciò che si è visto in precedenza. Non esiste un momento storico più appropriato nel quale presentare queste opere di Luca Moscariello, un periodo che, analogamente, ci coglie di sorpresa in maniera repentina lasciandoci un messaggio essenziale: nulla potrebbe essere ritrovato dove lo si è lasciato. Così la pittura, intervallando esiti figurativi, fino a essere spogliata di segni per trasformarsi in pura suggestione, sottolinea la natura mutevole delle cose. La mostra si muove svelando una visione poliedrica e la ricerca irrequieta dell’artista.

Per entrare nel lavoro di Moscariello sono tre gli elementi a cui è importante prestare attenzione: il colore, la composizione e la poetica dell’opera. Dal giallo al verde. Dal viola all’arancione. Dal blu al rosa. Il colore è investigato nella sua purezza più assoluta ed è accostato meticolosamente per risaltarne la brillantezza specifica. Linee rette, riquadri, triangoli, pois, piante e sfere. La composizione è severa e armoniosa al tempo stesso, tutto è perfettamente leggibile al primo sguardo. Infine, la poetica, implicita nell’opera, è spesso introdotta dall’artista attraverso parole di titoli che diventano frammenti di poesie e suggestioni.

Mirabilia è l’opera dalla quale questa mostra prende forma. Un capolavoro pittorico e poetico che racchiude tutte le peculiarità dell’artista. Un erbario dalle virtù propiziatorie, che cattura l’occhio e lo trascina in un dedalo di colori e sbalordimento. Tutti i lavori di matrice figurativa sono scenari che trascendono cronache e umori del quotidiano per svelarsi e schiudere nuovi mondi. A questi si alternano altri lavori, nei quali la componente narrativa lascia spazio al magnetismo del colore. In lavori come L’Architettura del cielo, le Cattedrali, o Variazioni, la tavolozza si dichiara protagonista, diventa il mezzo e il fine, privato di una forma diviene potenza. Superfici che alludono a un affaccio su un’ipotetica apertura su uno spazio indefinito. È la voglia di far perdere le tracce, di ridefinire il viaggio, di alimentare la scoperta, come in un magnifico smarrimento.

Per questa occasione di mostra vengono presentati per la prima volta i lavori intitolati Il narratore di silenzi, un’accezione poetica che riafferma come un racconto possa alimentarsi di emozioni non dette. Questi lavori inediti, realizzati in lamina di ferro e feltro, portano la ricerca a un livello ulteriore, nel quale l’inganno pittorico si fonde alla suggestione di un dialogo inaspettato tra materiali inattesi.

Il percorso, attraverso i corridoi e gli spazi di Palazzo Largo Augusto, si chiude con un viaggio nell’opera dalla quale la mostra prende il titolo: A riveder le stelle, che nasce nel periodo che stiamo attraversando e che è certamente la più complessa finora realizzata da Moscariello. Qui, le parole e le pennellate si incontrano in un dipinto che arriva dall’anima e che raggiunge l’anima facendo riscoprire, allo stesso artista, il potere di suggestioni e di sorpresa che la pittura può offrire e lo straordinario potere dell’arte: “Il titolo racchiude e compendia memorie storiche. La speranza, che sarà certezza, di uscire da questo periodo per ritrovare il quotidiano, i progetti, i sogni, magari rivisti con un nuovo spirito. Allo stesso tempo il titolo è anche il compendio delle mai scontate considerazioni sul portato culturale e umanistico dell’Italia che in ogni “medioevo” ha sempre trovato un “rinascimento” da cui ripartire e da divulgare. Questo paese ha sempre prodotto eccellenze irraggiungibili che hanno segnato le rotte, come fari nella notte, come stelle da seguire.” Luca Moscariello, un pittore contemporaneo di altri tempi.

 

Luca Moscariello è un pittore nell’accezione più tradizionale del termine. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Moscariello intraprende, già da studente, un intenso percorso di ricerca esplorando la dimensione del tempo come indizio da cui poter osservare una realtà in costante evoluzione. Il suo percorso artistico inizia con opere palesemente attribuibili al campo della figurazione che hanno reso fin qui il suo lavoro riconoscibile nel panorama artistico italiano e che sfociano a un certo punto della sua ricerca, attorno al 2017, in opere antifigurative, o apparentemente tali. Infatti, la dissonanza cognitiva “del pieno e del vuoto” dura molto poco: ci basterà osservare con un occhio un po’ più sensibile che la sottrazione degli elementi è solo una necessità dell’artista di non inserire elementi, alle volte, non necessari. Elementi che, se indispensabili, tornano come in A riveder le Stelle…

Tra le mostre più rilevanti segnaliamo: Pittori fantastici nella valle del Po’ nel 2020 al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara a cura di C. Langone; Minime dinamiche di mimetizzazione nel 2019 al MAC, Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB) a cura di A. Zanchetta; X Biennale d’Arte Giovani nel 2018 al MAM – Museo d’Arte Modena dell’Alto Mantovano a Gazoldo degli Ippoliti (MN) a cura di S. Gavioli e G. Ferlisi; L’erbario mancante nel 2017 alla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Viadana (MN) a cura di S. Gavioli; Civica raccolta del disegno di Salò, Collezione d’Arte Contemporanea nel 2016 al MuSa, Museo di Salò a cura di M. Riccioni; La selva oscura nel 2015 al Museo il Correggio (RE) a cura di M. Fontasei; Memoria e materia nel 2008 al Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento a cura di V. Borgonuovo e A. Voltolini.

Il progetto no-profit Banca SISTEMA ARTE prende avvio nel 2011 con la nascita di Banca Sistema e la volontà del fondatore – Gianluca Garbi – di affiancare e promuovere il talento emergente in campo artistico e culturale, offrendo ai giovani artisti italiani occasioni e strumenti di visibilità, in una logica di sostengo che mira a favorirne l’ingresso nel mercato dell’arte.

L’iniziativa si sviluppa principalmente attraverso lo scouting e la selezione di giovani artisti a cui è offerta la possibilità di allestire ed esporre le proprie opere durante le mostre periodiche organizzate presso le sedi della Banca: appuntamenti di rilievo durante i quali viene promosso l’operato e la creatività di ciascun artista attraverso una logica di sostegno che mira ad accrescerne la visibilità e la potenzialità di successo. Il percorso espositivo delle mostre e della collezione di opere acquistate da Banca Sistema, si dipana oltre che negli spazi dedicati al progetto, all’interno delle sale meeting, dei corridoi e degli spazi comuni vissuti dai dipendenti, dai clienti e dagli ospiti: la sede della Banca si trasforma così in una sorta di “galleria” vissuta e fruita quotidianamente. www.bancasistema.it/arte

 

Contatti Ufficio Stampa
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Gruppo Banca Sistema

Banca Sistema, nata nel 2011 e quotata dal 2015 sul segmento Star di Borsa Italiana, è una realtà finanziaria specializzata nell’acquisto di crediti commerciali verso la PA e di crediti fiscali ed attiva nella cessione del quinto dello stipendio e della pensione sia attraverso l’acquisto di portafogli di crediti che l’attività di origination diretta del prodotto QuintoPuoi. Nel credito su pegno il Gruppo opera con la società controllata ProntoPegno S.p.A. La Banca è inoltre attiva, annoverando circa 35 mila clienti, attraverso prodotti di raccolta che includono conti correnti, conti deposito e conti titoli, oltre ad offrire altre tipologie di servizi come l’attività di gestione e recupero crediti, fidejussioni e cauzioni, la certificazione dei crediti PA e la fatturazione elettronica. Con sedi a Milano e Roma, il Gruppo Banca Sistema è oggi presente anche a Bologna, Pisa, Napoli, Palermo, Rimini, Torino, Firenze, Mestre, Parma e Civitavecchia, impiega 274 risorse e si avvale di una struttura multicanale.

 

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