In occasione della mostra promossa da Banca Sistema – Will Aliens Believe in Me? – Andrea Martinucci espone opere che ripercorrono la ricerca pluriennale di jpeg, fino a lavori inediti e a una nuova produzione che va a completare un concept show pensato appositamente per il futuristico edificio di Palazzo Largo Augusto. Rovesciando la domanda “credi agli alieni?” le opere mettono in campo una tensione verso il futuro, una visione che non teme di confrontarsi con le ipotesi più ardite. I temi della buona sorte, delle sfide poste da progetti futuri e nuove visioni fanno anche riferimento all’impegno di Banca Sistema nel sostenere l’impresa e lo sviluppo, oltre al sostegno verso le nuove forme d’arte. Ma gli alieni credono in noi? Siamo in basso o siamo già in alto rispetto a “loro”, a volare verso nuove sfide? Lo slancio narrativo delle opere attraversa i piani di Palazzo Largo Augusto, nuova sede di Banca Sistema, mettendo insieme un fil rouge narrativo in cui le immagini figurative disseminate sulle varie tele sono nascoste dai layer di colori. Un mondo “altro” che aspetta di essere scoperto, creato dagli occhi dello spettatore. Figure umane e forme animali abitano le tele, a volte ricoperte da un palinsesto di campiture simili a strappi della superficie, che nascondono e rivelano simbologie aperte all’interpretazione. Presenze e oggetti si rincorrono quasi a risalire dalle grandi tele del piano -2 al piano terra, fino ad arrivare al 7° piano, dove le sale riportano i nomi di divinità classiche, o di pianeti: Giove, simbolo di ricchezza e di successo, Mercurio, ovvero comunicazione, ingegno, invenzione. Diana – la Luna – rappresenta il sentimento, il femminile, mentre Cerere è Demetra, simbolo di crescita, fertilità e abbondanza. Il titolo della mostra Will Aliens Believe in Me? ironizza la tematica della scoperta di nuovi mondi e del coraggio di affrontare percorsi inediti, dello slancio nel tendere verso nuove visioni e al futuro. Emblematica diventa la carta dorata del biscotto della fortuna nell’opera esposta nella Sala Giove: sopra di essa campeggia un drago, simbolo cinese di successo e buona sorte – appunto – mentre il biglietto trovato al suo interno è bianco, quasi a lasciare aperte possibilità infinite. Un piccione fa capolino, guardando il profilo del Duomo di Milano che si staglia nelle vetrate, non lontano dalla visione della Torre Velasca: passato, presente e futuro comunati dalla tensione umana ad andare sempre verso l’alto, verso nuove aspirazioni e mondi in attesa di essere conquistati. Il tema de “la sfida” diventa il fil rouge tra il lavoro dell’artista e l’esercizio quotidiano di Banca Sistema.